Milo De Angelis nel viavai del sogno a Caracas

MILO DE ANGELIS 
En Distante un padre (1989), es el diario proceso de comprender el aislamiento capaz de hacer preguntas en cartas, telegramas, personajes, acontecimientos nostálgicos y anuarios. Es escuchar la voz paterna y reconocer el dialecto familiar. Escribe en dialecto este poema ya traducido “Esta noche”: Siento dos voces que se buscan y susurran / dos manos que sé blanca / esta noche vienen cerca: «si tu vigilas, yo vigila» -
Le strade della città con Milo ...
Ho sognato con te. Camminavano insieme lungo le strade della città…
Mi chiedevi quanto 
mancava per arrivare a casa di Santos,io solo ti segnalavo la strada, ti dicevo di seguirmi…
Era una strada in salita ma era enorme da dove si vedeva il resto della città attraverso il cammino…c'erano le luce dei palazzi detenuti nel tempo, palazzi di tutte le altezze che circondavano il nostro paesaggio … eravamo in una collina
come a Caracas, in una collina urbana, sempre camminavamo in salita, e in un'attimo mi son girata e ti ho visto stanco.  
Seduto in una panchina di ferro che era sul marciapiede, come quelle che sono sulle piazze e mi hai detto- meglio aspettare-
Era notte,ma era bello, tutto illuminato… e ti ho chiesto se volevi che io traducessi il tuo ultimo libro. 
Tu hai alzato la testa, eri stanco, ti mancava il fiato ma mi hai guardato con lo sguardo di chi cerca e ha trovato un pensiero o ha acchiappato qualcosa…
hai presso una pipa, 
hai cominciato a prepararla e mi hai detto
 - si, è quello che ho pensato.
Una traduzione e... sentire la notte della città.
I nostri amici...quelli che ci accompagnavano nelle strade di quel quartiere, sono spariti nell'ombra della luna tra gli angoli stretti (credo che per arrivare prima a casa di Santos)… quelle strade del sogno della città che già io non riconosco più, era un messaggio?
Santos era a casa e ci aspettava seduto tra gli alberi del suo giardino.
Erika Reginato 

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