Blanca Varela, poeta 1926-2009, poesia tradotta da Erika Reginato



Así sea


El día queda atrás,

apenas consumido y ya inútil.

Comienza la gran luz,

todas las puertas ceden ante un hombre

dormido,

el tiempo es un árbol que no cesa de crecer.

El tiempo,

la gran puerta entreabierta,

el astro que ciega.

No es con los ojos que se ve nacer 

esta gota de luz que será,

que fue un día.

Canta abeja, sin prisa, 

recorre el laberinto iluminado,

 de fiesta.

Respira y canta.

Donde todo se termina abre las alas.

Eres el sol,

el aguijón del alba,

el mar besa las montañas,

la claridad total,

el sueño.



Così  sia


Il giorno è alle spalle,

consumato a malapena e già inutile.

Inizia la grande luce,

tutte le porte cedono a un solo uomo dormito 

il tempo è un albero che non smette mai di crescere.

Il tempo la grande porta

un pò aperta

l'astro accecante. 

Non è con gli occhi che si vede nascere

questa goccia di luce che sarà, 

che era un giorno.

Canta ape senza fretta,

percorre il labirinto illuminato

di festa.


Respira e canta.

Dove tutto finisce ad ali aperte.

Tu sei il sole 

il pungiglione dell'alba,

il mare bacia le montagne, chiarezza totale.

il sonno.


Blanca Varela, Fernando de Szyszlo, 1949. (Archivo Blanca Varela)

Ese puerto no existe, 1959.
Luz del día, 1963.
Valses y otras falsas confesiones, 1972.
Canto villano,1978 y 1986.
Donde termina abre las alas.1949-2002.
Poeta Blanca Varela (Perù, Lima 1926-2009)


È una delle voce più importante della poesia ispano-americana.  Tra i suoi libri: Ese puerto existe (1959), dove sempre domina una solitaria.

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