Wislawa Szymborska, poesie in italiano e spagnolo di Erika Reginato
WISLAWA SZYMBORSKA VISITA AL MUSEO DE LA ETERNIDAD POÉTICA
Museo
Hay platos, pero no hay apetito.
Creencias, pero no amor mutuo
durante al menos trescientos años.
Está el abanico - ¿y los rubores?
Allí está la espada, ¿dónde está la ira?
Y el laúd, ni un sonido al atardecer.
A falta de la
eternidad se amontonaron
diez mil cosas viejas.
Un cuidador mohoso duerme plácidamente
con el bigote inclinado sobre la ventana.
Metales, arcilla, pluma de ave.
triunfan silenciosamente sobre el tiempo.
Sólo ríe el broche de una risita egipcia.
La corona duró más que la cabeza.
La mano perdida contra los guantes.
El zapato derecho derrotó al pie.
En cuanto a mí, créeme, estoy vivo.
La competencia con el vestido no se detiene.
¡Y he aquí cuánta tenacidad me demuestra!
¡Viviría más que mi vida!
.-.
Museo
Ci sono piatti, ma non appetito.
Fedi, ma non scambievole amore
da almeno trecento anni.
C'è il ventaglio -e i rossori?
C'è la spada - dov'è l'ira?
E il liuto, non un suono all'imbrunire.
In mancanza di eternità hanno ammassato
diecimila cose vecchie.
Un custodeammuffito dorme beato
con i baffi chini sulla vetrina.
Metalli,creta, una piuma d'uccello
trionfano in silenzio nel tempo.
Ride solo la spilla d'una egiziana ridarella.
La corona è durata più della testa.
La mano ha perso contro il guanti.
La scarpa destra ha sconfitto il piede.
Quanto a me, credete, sono viva.
La gara col vestito non si arresta.
Eui quanta tenacia mi dimostra!
Verrebbe viver più della mia vita!
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