Erika Reginato poeta italo-venezolana

 La fine del viaggio

Erika Reginato poeta Italovenezuelana 

Erika Reginato (Caracas, 1977). Poeta, saggista e traduttrice italo.venezuelana. Laureata in Lettere (Universidad Central de Venezuela). Ha pubblicato in spagnolo: Día de San José (1999-2001), Campo Croce. Antología poética (2008) e il saggio: Cuatro estaciones para Ungaretti (2004). In Italia, versione bilingue Campocroce 2000-2007 (Sometti, 2008), Gli Eletti (Los Elegidos, Raffaelli Editore, 2013), Giorno di San Giuseppe (Raffaelli editore, 2016). Ha selezionato, tradotto e pubblicato in versione bilingue in Venezuela: Antologia poetica Milo De Angelis, (2007), Antologia poetica di Davide Rondoni. El bar del tiempo y otros poemas (2008),  Caminos del agua. (18 poeti italiani contemporanei, 2008), El trazo infinito del universo, (28 poeti italiani del secondo Novecento, 2013) e Poeti Uniti per il Venezuela (2019). L’Ambasciata d’Italia in Venezuela, li ha assegnato una borsa di studio per la ricerca della poesia del 900 nel Centro di Poesia Contemporanea dell’Università degli Studi di Bologna, 2009-2010. La sua poesia è stata riconosciuta con il premio Opera Straniera, Fondazione Arnone, 40º Premio Internazionale “Città di Marineo 2014”. Le sue poesie si trovano nelle antologie: La nuova poesia dell’America Latina (selezione del poeta Loretto Rafanelli, 2015), Giovane poesia latinoamericana (selezione poeta Mario Melendez, Rafaelli editore, 2015), Blanc de ta nuque (uno sguardo sulla poesia contemporanea, 2006-2011), En-obra (antologia della poesia venezuelana, Equinoccio, 2008), El puente es la palabra (selezione, Kira Karakin, Eleonora Requena, 2019), Pasajeras (selezione di Les Quintero, Graciela Bonnet, 2020), Hacedoras (antologia de escritoras venezolanas, 2021), La maja desnuda (XII aniversario, Nidia Hernandez, 2000). La sua poesia è stata tradotta in diverse lingue. Il suo ultimo libro di poesia è En la costa de Cacao, Sulla costa di Cacao, (versione bilingue, Kalathos, 2018).

 

   La fine del viaggio

 

 La zia seduta nella cucina

ascoltava il fragore del mercato,

gli aromi delle montagne del nord

che circondano il paese,

l’armonia dell’umidità catturata

dai muri della cantina.

 

Sceglieva i granelli di polvere,

le briciole del pranzo.

 

Vestita di azzurro

guardava dalla finestra

i pini robusti,

la brezza sulle spalle.

 

Questo è il paese del mio viaggio:

ponti di pietra,

parchi autunnali,

angoli delle strade dove giocava mio padre,

l’eterno ritorno dei miei antenati.

 

Aprirò le tende,

per sentire l’eco delle campane,

il sollievo del torbido fiume.

 

Il bosco mostra i segreti della terra.

 

de Campo Croce (versión bilingüe, editorial Sometti, Italia, 2007). 

#erikareginato 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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