Erika Reginato.La poeta Gabriela Rosas poesía venezolana.
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poeta Gabriela Rosas |
Del libro La Mudanza
El gato
Estuve en tus huesos
Me acerqué a tu palabra
Porque era dulce y atemorizaba
Los demonios tienen uñas de gato
Nos devoran la carne
Hasta llegar al alma
Nada es para siempre
No se equivocan los labios
Cuando al fin hablan
Este día no suena
Quería correr tu misma suerte.
...
Del libro La mossa
Il gatto
Sono stata nelle tue ossa
Sono venuta alla tua parola
Perché era dolce ed era spaventata
I diavoli hanno artigli di gatto
Divorano la nostra carne
Fino a raggiungere l'anima
Niente è per sempre
Le labbra non hanno torto
Quando finalmente parlano
Questo giorno non suona
Volevo incontrare il tuo stesso destino.
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Del libro Agosto Infinito
A Santos López
Volevo scrivere una poesia rotonda
Di quelli che ho visto spezzarsi sulla tua lingua
Ma è stato impossibile nominare i galli
In arrivo e in partenza dal bianco
darti qualcosa
Per prenderti e portarti dal mare
Piega cento volte ogni poesia in cui abiti
Perderò
Invita
Nel colore degli anni
Dalla tua risata ad un'altra risata
Avvolgimi nel tuo abbraccio
Del libro Agosto Interminable
De esos que he visto quebrarse en tu lengua
Pero ha sido imposible nombrar los gallo
Llegar y partir de lo blanco
Darte algo
Que te lleve y te traiga del mar
Doblar cien veces cada poema que habitas
Perdere
Invita
En el color de los años
Partir de tu risa hacia otra risa
Arroparme en tu abrazo
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Esta frase es de una entrevista que le hizo José Pulido a la poeta Gabriela Rosas. Di una intervista alla poetessa: "Quando scrivo sono a salvo" |
Negociamos la tristeza
La luna es de hierro forjado
Las tardes cuelgan
Es castaño el aire
La razón que nos une
Permanece intacta
Me aproximo a tu cuerpo
Estás en el agua
En el café que se cuela
En la cama
Tus besos son olivo y tormenta
Son siempre.
...
Negoziamo la tristezza
La luna è in ferro battuto
le serate si fermano
l'aria è marrone
La ragione che ci unisce
Rimane intatto
Mi avvicino al tuo corpo
sei in acqua
Nel caffè che viene filtrato
A letto
I tuoi baci sono oliva e tempesta
Lo sono sempre.
María Gabriela Rosas…
Bellissime poesie d'amore della venezuelana Maria Gabriela Rosas, tradotte e presentate da Erika Reginato, la quale scrive:
"La sua poesia agisce nella semplicità della immagine ma con il sentimento nostalgico della contraddizione dei sentimenti e della contrarietà dei movimenti nel tempo.
L'esperienza è personale ma la sua poesia aggiunge un
pizzico di senso dell'abbandono, quell'attimo che abbiamo vissuto nel amore
assente e profondo e che sarà sempre presente nei ricordi di un mese che non
finirà mai più".
Da parte mia, trovo molto interessante la sua capacità di tenere insieme il grigio quotidiano coniugale con l'agilità di metafore nuove, che, pur graffiandolo, lo salvano.
scrive il poeta Stefano Guglielmin:
L'effetto è un'emozione
carica di conoscenza che passa direttamente al lettore, il quale non può che
esserne grato. E grazie a Erika per
questo dono.
Da “Agosto Interminabile” (Caracas, 2008)
Trattiamo la tristezza
La luna è di ferro battuto
I pomeriggi appendono
L'aria è castana
La ragione che ci unisce
Rimane intatta
Mi avvicino al tuo corpo
Sei nell'acqua
Nel caffè che si infila
Nel letto
I tuoi baci sono olivo e tempesta
Sono sempre
Da “Lo Spostamento” (1999)
La Messa
Portare una coppa
dove abitano i tuoi occhi
candele che alleggeriscono
questo ottuso desiderio
parole che ci riportino
le rocce e i baci
come acqua passa la distanza
che separa Botero
da questo mezzogiorno
non sarò mai più strega
e nemmeno giocherai al mago
sotto la mia gonna.
Da “Room 44” inedito.
Gli Assenti
Ci manca quel che se n'è andato
per il piacere di sentirsi in qualche sonno
in qualche goccia d'acqua
che è rimasta nelle labbra
Ogni commiato è per sempre
una possibilità
Ci manca quel che se n'è andato
per viverlo da vicino
Tentare il sorriso
il verbo incendiario
e il limone usato per trovarci
Ci manca quel che se n'è andato
perché veramente ci manchiamo noi stessi
per un ricordarsi.
Maria Gabriela Rosas (Caracas, 1978) Dottoressa
in Educazione integrale. Poeta, scrive testi musicali. I suoi libri di poesia
pubblicati sono: La Mudanza (Lo Spostamento, 1999) e Agosto Interminable
(Agosto interminabile, 2008). Ha fatto atelier di poesia con Santos Lòpez e
partecipato a diverse letture di livello nazionale e internazionale. Le sue
poesie sono state selezionate in due importanti antologie della poesia
venezuelana: Poeti degli anni 90 (a cura del poeta Miguel Marcotrillano, 2002)
e Nel Coro delle voci solitarie (a cura del poeta Rafael Arráiz Lucca.
2003).Vincitrice del Premio Nazionale per Giovani “Pérez Bonalde”, (Venezuela,
1995). Lavora come professoressa nei laboratori di poesia…
si hay algo que nasce en la poesìa de Gabriela Rosà, es el amor, la desenvolturas de los cuerpos entre los cambio y la simplicidad de unir elemento. Margarita
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